Alfredo Sconza
SEZIONE B - POESIA INEDITA
SEGNALAZIONE D’ONORE
ALFREDO SCONZA
per la poesia inedita
ETERNA TRINCEA
con la seguente motivazione:
In un susseguirsi di quartine in rima alternata, Alfredo Sconza affronta l’argomento che, in questi anni è origine di distruzione e dolore: la guerra.
L’autore sembra prendere coscienza, improvvisamente, di tutto ciò che lo circonda “Finalmente sveglio m’accorsi/di trovarmi di nuovo in trincea”.
Riportiamo due versi molto esplicativi del coinvolgimento privato ed emotivo del giovane poeta “Inciampai sullo storico altare/sanguinante del cerchio del tempo” , che fa intuire una trincea personale.
La Giuria del Premio Firenze
ETERNA TRINCEA
Passeggiavo tra folle e palazzi
Col mio io in virtuale estensione,
Quando in cielo avvertii in alcuni razzi
Snaturare ogni suono in rumore
Ma incurante e col solito fare
Di chi sempre vive dormendo,
Inciampando sullo storico altare
Sanguinante del cerchio del tempo.
Assalito d’un tratto dall’ombra,
Impaurito ma vivo davvero,
Assaporai il piombo e la bomba
Che destò il mio sedato pensiero.
E scrostato il petrolio dagli occhi,
Scordata ogni chiesa o moschea,
Finalmente sveglio m’accorsi
Di trovarmi di nuovo in trincea.
Nel buio ripresi a pensare
-Senza luci di schermi accecanti-
Che son io la ragion del mio male:
Ché non guardo né indietro né avanti;
Ché cammino stordito da troppo,
Non cogliendo nemmeno un segnale
Di un cert’ordine nato già rotto,
Ma che ancora può collassare.
E collassano l’Uomo e la Terra
Finché niente germoglierà più
Dalla voce che un dì disse: “Guerra!”
E da lì solo guerra poi fu.
Ora attendo soltanto che incomba
Ad annegarmi la fatale marea.
Fui io stesso a scavarmi la tomba:
questa antica ed eterna trincea.