Alberto Pedrazzini
SEZIONE B - POESIA INEDITA
SEGNALAZIONE D’ONORE
ALBERTO PEDRAZZINI
per la poesia inedita
MARGINE
con la seguente motivazione:
Poesia che non concede nulla alla retorica, poesia concreta che si fa anche cronaca messa in versi, poesia di denuncia, oseremmo dire; non c’è ricerca spiccia, sia pure nobilitata dai grandi temi nei quali in genere indulgono i poeti, ma l’affermazione, convinta del diritto a ‘nutrirsi di vita’.
La Giuria del Premio Firenze
MARGINE
Oltre gli ultimi filari di gelsi
e le residue siepi di sambuco,
oltre la rustica frugalità
delle baracche sghembe
con attrezzi d’orto tenuti d’acconto,
i grandi vuoti di una pianura indifesa.
La città dispersa, che misura
lontananze in libertà di prati,
smaglia, seguendo logiche
di un pensiero unico che unisce
frammenti urbani a nastri d’asfalto.
Vie del nulla che si allungano
sul rimorso di piazze
rese vuote e inospitali,
dove i respiri, i silenzi
e anche le parole sono d’asfalto.
Fuori dall’ingannevole luminosità
dei fuochi decisionali,
dei rancori cablati,
la città sale: sale con le teatralità
di sterri, di cantieri,
bruciando tracce fisiche
e conoscenze di intere generazioni.
Con il loro stare in piedi spoglio,
al peso netto degli squarci,
qualcosa resiste e tiene vivo
il rapporto di ciò che sopravvive
alla sua stessa sorte:
capannoni dismessi, tralicci,
ciminiere, gasometri délabrés,
“tre case belle come un saluto”
che, con muta resilienza,
si affacciano su di un ponte che incombe.
Il margine è territorio di poesia,
un transito di visioni, di parole;
è luce che avanza nella città vasta,
e sbreccia sulla nudità delle cose.
Nell’incantamento breve del sogno
accende l’anima di monti spenti
finalmente liberi di nutrirsi di vita.