Premessa del Presidente della Giuria per il Catalogo Arti Visive
Gentili artisti, colleghi
						e appassionati d'arte, benvenuti a questa quarantunesima edizione del Premio
						Firenze. La trentesima dedicata alle arti visive, una
						straordinaria occasione di celebrazione della creatività e dell'espressione
						artistica. 
						
						Siamo qui per onorare il
						talento, la visione e il coraggio di un nutrito gruppo di operatori visivi che
						anche quest’anno hanno voluto partecipare numerosi a questo appuntamento. 
						
						In momenti ancora segnati
						da guerre e disastri naturali l'arte sembra avere ancora il
						potere, accanto a seri strumenti di pace, di restare la nostra più viva
						speranza per trasformare, sfidare, emozionare ed unire. Attraverso le loro
						opere gli artisti che presentiamo hanno dimostrato non solo abilità nel
						produrle tecnicamente ma anche capacità di comunicare idee profonde e di
						toccare l'anima di chi osserva.
						
						In un mondo in rapidissimo
						cambiamento, l'arte rimane un faro di espressione umana, un ponte tra
						culture e un catalizzatore per il dialogo. Gli artisti che onoriamo sembrano
						ben inseriti in questo dialogo, spingendo i confini di ciò che è possibile e
						immaginabile.
						
						A questo punto ringrazio
						tutti coloro che hanno consentito la realizzazione di questa edizione: in
						primis il presidente Marco Cellai, motore primario dell’organizzazione, quindi
						lo staff operativo e la commissione artistica, i vari sponsors e sostenitori. 
						
						Il processo di selezione
						è stato rigoroso e illuminante. Ogni opera ci ha offerto una nuova prospettiva,
						una finestra su mondi operativi interiori ed esteriori. Le decisioni non sono
						state facili, ma ci hanno ulteriormente arricchiti.
						
						Mentre celebriamo i
						vincitori, rendiamo omaggio anche al coraggio di tutti i partecipanti. Creare
						arte è un atto di vulnerabilità ma anche di forza e ogni artista che ha
						condiviso il suo lavoro merita il nostro rispetto e la nostra ammirazione.
						
						Che questa manifestazione
						sia non solo una celebrazione dei risultati raggiunti, ma anche un'ispirazione
						per il futuro. Che sia un vero incoraggiamento per tutti noi a guardare il
						mondo con occhi nuovi, a sfidare le convenzioni e ad esprimere la nostra verità
						attraverso l'arte.
						
						Grazie a tutti coloro che
						mi leggeranno e a tutti quelli che saranno 
						nel Salone dei 500 il giorno della Premiazione.
						
						Riccardo Saldarelli
Presidente della
Commissione Giudicatrice per le Arti Visive