Premessa del Presidente della Giuria per il Catalogo Arti Visive
...Sono fortemente in imbarazzo in questa quarantesima edizione del Premio Firenze... Mi spiego!... E’ appena passata la pandemia con relativo distanziamento sociale e numerosi effetti collaterali, ci tocca anche sentire che è in corso una terza guerra mondiale (lo dice Papa Francesco) e, citando un giornalista, uno dei tanti che ci raccontano fatti dalla tv e dal web, ci sembra essere di fronte ad un "arresto cardiaco dell'umanità", per non soffermarci oltre sulle varie calamità naturali che sconquassano la nostra terra...
In questa atmosfera di disfacimento sociale e naturale, di guerre tra civiltà e dominio delle fake news nasce dunque spontanea una domanda:...con tutte le "situazioni al contorno" derivanti da queste considerazioni, cosa ci sta a fare una manifestazione come il Premio Firenze?
Proprio per questo una delle possibili risposte, pur modesta ma di portata generale, è: l'ARTE... L'arte che riesce a soddisfare variamente le pulsioni dell'intelletto e a sfiorare talune vibrazioni dello spirito ma, soprattutto, riesce a trasmetterle. Quell'arte che ci viene provvidenzialmente incontro come pausa catartica quanto meno della mente. Arte che per qualcuno diventa un momento ristoratore di un cuore ormai iperaffaticato e sulla soglia di una defraudazione ontologica dato che, quasi tutti invocando la Pace, pochissimi si sforzano per costruirla. Il "bisogna fare la pace" lo sento dire da sempre. Nascevo 82 anni fa sotto i bombardamenti di Roma. Oggi si nasce e si muore sotto razzi, missili, droni, veleni e quant'altro. La sorgente del male sembra biblicamente inesauribile.
..."chi fa arte", staccandosi da una realtà spesso troppo pesante, si affida alla creatività, alla fantasia, al sogno... all'ARTE.
"Arte" che non sta a me definire in questo breve spazio, ma sulla quale mi sono operativamente impegnato da più di 60 anni e sulla quale ho azzardato alcuni pensieri che potranno essere ritrovati nel nostro spazio digitale in progress all'indirizzo:
E il Premio Firenze è un progetto che occupandosi da 40 anni di letteratura e poi di arti visive, si occupa di fatto di diffusione dell'arte.
L'edizione di quest'anno, la ventinovesima per le arti visive, presenta un sensibile incremento delle partecipazioni e questo è un dato che ci fa avvertire una aumentata fiducia in questo spazio aperto per l'arte, libero e liberatore... Questa sensazione positiva viene anche a rafforzare i miei personali ringraziamenti prima di tutto ai volontari che portano avanti questo progetto con in testa il loro presidente Marco Cellai senza il quale nulla si farebbe... e che ha voluto sostenere il lavoro del nostro social media Manager che ha lavorato ininterrottamente tutto l'anno, garantendo la necessaria promozione, ma soprattutto mantenendo in chat, per quanto possibile, il contatto con gli artisti che hanno voluto e vogliono comunicare e che lavora per aggiornare continuamente i nostri spazi web incrementando una nuvoletta accessibile dove i nostri artisti possono continuare a mantenere la visibilità dei loro lavori: Non c'è futuro senza memoria. Questo è il valore aggiunto del nostro progetto.
Un ringraziamento, dunque, ai volontari/volenterosi che ogni anno rinnovano il loro impegno per portare avanti questa ormai storica manifestazione che oggi affronta il metaverso, per taluno poliverso, nel Web.tre., nonché alla commissione artistica nel suo complesso e, in particolare a Roberta Fiorini, storica dell'arte, da sempre segretaria della nostra giuria, e, con lei, ai tre nuovi membri che, da quest'anno, arricchiscono ulteriormente il nostro gruppo di lavoro: l'architetto Antonella Fantozzi, il fotografo Riccardo Germogli e il pittore Milvio Sodi che ci hanno aiutato ad amplificare il nostro sguardo e a focalizzare la nostra attenzione sulle immagini dei lavori a concorso, destinate ad essere memorizzate e trasmesse.
Riccardo Saldarelli
Presidente della
Commissione Giudicatrice per le Arti Visive